giovedì 24 novembre 2011

Modello sperimentale di evoluzione urbana per la riqualificazione dell'ex S.D.O Casilino




Carissimi lettori, innanzitutto benvenuti in questa nostra avventura.
Questo blog nasce con l'intento di condividere con voi l'intero percorso di tesi di laurea di due giovani studenti di architettura.
La volontà di condivisione fonda le sue basi nel duplice obbiettivo di portare a conoscenza di tutti le analisi necessarie allo sviluppo delle idee progettuali come di avere un confronto diretto con voi lettori, intavolare discussioni e poter arricchire il nostro ultimo percorso formativo dal punto di vista accademico.
Vi lascio quindi alla relazione che è stata allegata alla presentazione della domanda di tesi, la quale racchiude gli obbiettivi principali che ci siamo preposti scegliendo di pianificare un quartiere all'avanguardia sotto tutti i punti di vista.

Per vostra conoscenza i relatori scelti sono:

Prof. A. Giancotti (progettazione urbanistica e architettonica)
Prof. L. De Santoli (impianti tecnici, smart grids)
Prof. E. Arbizzani (tecnologia dell'architettura)

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Modello sperimentale di evoluzione urbana
per la riqualificazione dell'ex S.D.O Casilino

Progettazione integrata di un’area, ora residuale, come cucitura urbana all’interno di una zona densamente popolata del comune di Roma.
Per  questo intervento si cercherà di ideare un nuovo sistema urbano nel quale attraverso l’armonica disposizione dei segni architettonici e attraverso l'integrazione ragionata delle reti, di funzioni di Social-Housing e servizi di livello locale e urbano, si possano incentivare le relazioni sociali e la cooperazione tra gli individui. Nell’intervento si andrà ad integrare, a tutte le scale di progetto e in tutti i sistemi che lo permettano, l’utilizzo di tecnologie costruttive ed energetiche sostenibili in modo da gettare le basi dell’architettura del futuro. 

La tesi pone dinnanzi a sé quattro obiettivi fondamentali:

  • applicare i principi della sostenibilità a tutte le scale di progetto
  • riprendere e sviluppare i principi di Co-Housing e Public-Housing sulla scia degli esperimenti del nord Europa
  • dimostrare la competitività di mercato del progettare responsabile su diverse scale
  • configurare l'urbanizzazione alla stregua di una centrale elettrica, mediante l'utilizzo di una smart grid che colleghi tutte le diverse unità produttrici di energia da fonti rinnovabili, e riversi la percentuale inutilizzata di energia prodotta nella rete di grande distribuzione.

Nel perseguire questi obiettivi si andranno ad affrontare diverse tematiche:

  • Come adattare a scala locale i moderni esempi di architettura sostenibile? Come collocarli all’interno di un contesto urbano con secoli di storia alle spalle? Progettare in un vuoto urbano assumerà il significato di urbanizzazione responsabile e socialmente avanzata che sarà in parte volta a mitigare le problematiche presenti nelle zone limitrofe: alleggerire la viabilità, assorbire l’inquinamento e produrne il meno possibile , fornire i servizi base per l’area di progetto e quelli mancanti nelle zone limitrofe.
  • Sviluppare nuove possibilità per riorganizzare sostanzialmente il rapporto tra natura e tessuto urbano a favore dell’ambiente e dell’uomo. Il verde urbano dovrà diventare una grande opera, progettata anch’essa, che si svilupperà di pari passo con il costruito in modo da ottenere molteplici effetti: miglioramento del microclima urbano e del bilancio energetico, filtrazione e purificazione dell’aria dalle polveri e dagli inquinanti, attenuazione dei rumori, arredo urbano e miglioramento della viabilità, migliore fruibilità urbana.
  • Promuovere l’integrazione sociale attraverso la conformazione e la disposizione spaziale delle funzioni all’interno dello stesso manufatto edilizio. Appropriarsi di concetti consolidati come la mixité e dei modi di vivere propri del co-housing e del public-housing, discuterli e riproporli in chiave attuale per soddisfare i cambiamenti sociali portati dal frenetico sviluppo del XXI secolo;
  • L’approccio della progettazione tecnologica deriva dall‘integrazione tra tecnologie energetiche di frontiera, sistemi bioclimatici passivi e materiali naturali allo scopo di ottenere il massimo comfort, la massima salubrità indoor e la maggiore sostenibilità.
  • Non ultimo in ordine di importanza, sarà l’obiettivo di ottenere abitazioni a prezzi “Public housing”, o perlomeno in linea con quelli degli standard europei, che sono di norma molto più bassi di quelli italiani. Il problema a questo punto risiede nella strenua volontà di ottenere un manufatto hi-tech, e le nuove tecnologie, solitamente, fanno lievitare i costi. Per questo la scommessa sarà di organizzare al meglio il processo edilizio stringendo i tempi di cantiere. Questi ultimi infatti diventano troppo spesso determinanti quando si tratta di definire il costo al metro quadro all’utente finale. Uno dei mezzi per raggiungere quest’obiettivo sarà l’utilizzo di soluzioni automatizzate, di parti prefabbricate e sistemi montati a secco

Bibliografia:
  • Norbert Lechner: Heating, Cooling, Lighting: Design methods for architects” Ed. Wiley
  • Josep Maria Montaner: Sistemas Arquitectonicos Contemporaneos; Ed. Gustavo Gili
  • V.Bagicalupi/C.Benedetti: Progetto ed energia; Ed. Kappa
  • M.Marrocco: Progettazione e costruzione bioclimatica nell'architettura; Ed. Kappa
  • N. Tubi, M.P. Silva, F. Ditri: “Gli edifici in pietra” ; nella collana “Progettazione ecologica” a cura di G. Scudo e M. Grosso. Ed. Esselibri - Simone
  • R. Luckmann: “Elementi e parti dell’edificio”. Ed. UTET
  • C. Latina, L. Giannini: “Repertorio di particolari costruttivi”. Ed. UTET
  • AA. VV.: “Manuale pratico di Edilizia Sostenibile” ; nella collana “Progettazione ecologica” a cura di G. Scudo e M. Grosso. Ed. Esselibri - Simone
  • K. Tichelmann, J. Pfau: “Costruzioni a secco” nella collana “Praxis”. Ed. UTET
  • T. Hugues, L. Steiger, J. Weber: “Legno” nella collana “Praxis”. Ed. UTET
  • T. Hugues, L. Steiger, J. Weber: “Pietra naturale” nella collana “Praxis”. Ed. UTET
  • M. Hegger, M. Fuchs, T. Stark, M. Zeumer: “Atlante della sostenibilità” Ed. UTET
  • J. Natterer, T. Herzog, M. Volz: “Atlante del legno” Ed. UTET
  • C. Loyd Jones: “Atlante della bioarchitettura” Ed. UTET
  • http://www.humdingerwind.com/#/wi_large
  • B. Zevi: “Nuovo manuale dell’architetto” Ed. Mancosu
  • “Manuale dell’architetto” Ed. Hoepli
  • David Squire: “Alberi e arbusti: Guida indispensabile alla selezione” Ed. Il castello

3 commenti:

  1. In bocca al lupo. Sono certo che alla fine del percorso questo blog colerà sangue.

    FDM

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  2. E bravi i cari MC2, gli obbiettivi promettono un gran bene! In campana con la zona, vi tengo d'occhio :)

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